A cosa non aderisce il nastro butilico?
Ottima domanda. Sapere a cosa non aderisce il nastro butilico è fondamentale per un'applicazione corretta ed evitare guasti.
Il nastro butilico è un sigillante versatile, simile a uno stucco, noto per la sua eccellente adesione alla maggior parte dei materiali edili e automobilistici più comuni. Tuttavia, presenta evidenti limiti dovuti alla sua natura gommosa e non polare.
Ecco una ripartizione delle superfici su cui il nastro butilico in genere non aderisce bene:
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1. Materiali e materie plastiche a bassa energia superficiale (LSE)
Si tratta di plastiche non porose con superfici lisce e non polari che resistono all'adesione. Esempi comuni includono:
◉ Polietilene (PE): Teli di plastica (visqueen), alcuni secchi di plastica, alcuni tubi flessibili.
◉ Polipropilene (PP): contenitori di plastica (come i coperchi degli yogurt), alcune finiture per automobili, mobili in plastica.
◉ Teflon (PTFE): Rivestimenti antiaderenti.
◉ Silicone: gomma siliconica o superfici contaminate da silicone (un nemico importante).
◉ Alcune superfici verniciate a polvere: alcune formulazioni, in particolare quelle lisce e non porose, possono avere una scarsa adesione.
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2. Superfici contaminate, oleose o sporche
Il nastro butilico necessita di una superficie pulita per ottenere un legame meccanico. Non aderisce correttamente a:
◉ Oli, grassi o cere: comuni sulle carrozzerie delle automobili, sui macchinari o sui metalli non lavati.
◉ Residui di silicone: un grosso problema. Se un'area è stata precedentemente sigillata con silicone, qualsiasi residuo impedirà al butile di aderire.
◉ Polvere, sporco o residui gessosi: comuni su vecchie vernici o cemento rovinati dalle intemperie.
◉ Acqua o umidità: il butile è resistente all'acqua, ma deve essere applicato su una superficie asciutta. Non aderisce su una superficie bagnata.
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3. Superfici instabili o problematiche
◉ Asfalto o prodotti a base di asfalto: gli oli presenti nell'asfalto possono penetrare nel butile, causandone l'ammorbidimento, la deformazione e la perdita di aderenza nel tempo.
◉ Legno fresco trattato in autoclave: i conservanti chimici (spesso umidi e oleosi) interferiscono con l'adesione. Il legno deve essere completamente essiccato/stagionato.
◉ Alcune membrane per tetti in gomma EPDM: sebbene il butile venga spesso utilizzato con l'EPDM, alcune formulazioni o plastificanti nella gomma possono causare problemi di migrazione, con conseguente rottura dell'adesione nel corso degli anni.
◉ Calcestruzzo/blocco non primerizzato o poroso: inizialmente potrebbe aderire, ma l'estrema porosità può estrarre i plastificanti dal butile nel tempo, causando essiccazione, screpolature e perdita di adesione. Spesso si consiglia l'uso di un primer.
4. Superfici intenzionalmente antiaderenti
◉ Fogli di rilascio: la carta o la plastica su cui sono realizzati sono progettate per non attaccarsi.
◉ Carta oleata o carta pergamena.
◉ Superfici con muffa attiva: la crescita organica impedisce una corretta sigillatura.
Per contrasto: a cosa il nastro butilico aderisce ESTREMAMENTE bene
Per dare un quadro completo, il nastro butilico aderisce in modo eccellente a:
◉ Metalli: alluminio, acciaio zincato, acciaio inossidabile (pulito e asciutto).
◉ Vetro .
◉ La maggior parte delle superfici verniciate (vernice sana e pulita).
◉ Legno (meglio se asciutto e sigillato/verniciato).
◉ Plastiche in PVC, ABS e acrilico.
◉ Materiali compositi come la fibra di vetro.
Buone pratiche per un'adesione affidabile:
1. Pulire accuratamente: utilizzare uno sgrassatore (come l'alcol isopropilico) sulle superfici oleose. Rimuovere tutto lo sporco, il vecchio sigillante e l'ossidazione.
2. Asciugatura completa: assicurarsi che la superficie sia completamente asciutta.
3. Applicare pressione: il butile richiede una buona compressione (spesso tramite un elemento di fissaggio meccanico come una vite o un morsetto) per scorrere e formare una tenuta permanente. Non è un nastro "sensibile alla pressione" come il nastro adesivo telato.
4. Prima prova: in caso di dubbi su un materiale (in particolare la plastica), applicane un piccolo pezzo, premilo con decisione e prova a staccarlo dopo 24 ore.
In sintesi: il nastro butilico non è efficace su superfici sporche, oleose, bagnate o su alcune superfici plastiche a bassa energia superficiale. Una corretta preparazione della superficie è il fattore più importante per un incollaggio efficace e duraturo.
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